Guerra: Lascia abbastanza esterrefatti l'episodio di Madrid, dove la provocazione di Stefano Capuano "Della Porta! Noi siamo di serie A! Siamo sempre stati Stella Rossa!" scatena la reazione sopra le righe del presidente-allenatore dell'Atletico, già Ajax ("Stron.. , tu e tuo fratello, ti sei comprato la partita!"), anche perché il responso del campo era stato nettamente a favore della squadra di casa, ed eravamo convinti che le due società fossero amiche, nonostante le effettive strette relazioni di parentela di Capuano Jr con il Mega Presidente della Lega. Per spiegare tali ruggini forse bisognerebbe risalire ad oscuri episodi della stagione 93-94, quando la Stella sopravanzò l'Ajax di un solo punto in classifica condannandolo alla B, oppure ripensare alle recenti imprese in una lontana lega, di una squadra chiamata Galatasaray, ma il nesso non è chiaro. Solo due parole su uno scialbo mercato di riparazione,peraltro orfano della consueta "bomba" di Mr Palmisani. Dov'è finita la famosa sagacia del duo Cimini-Durante? Reduci da una retrocessione figlia anche di numerose scelte di mercato discutibili, si sono svenati per Amoruso e non hanno acquistato alcun difensore, lasciando inalterato un reparto arretrato a detta di molti assai lacunoso. Siamo lieti che un grandissimo ex Boca come "La freccia bionda" Kenneth Andersson sia approdato in casa Partizan, ed ancora più lieti nel constatare che Mr Poerio non ha intenzione di avvalersi dei suoi servigi pur di non smantellare il suo leggendario centrocampo a quattro. Capuano Jr fà suo il vecchio proverbio "il certo per l'incerto" e scambia Villa con Zebina, prende Cirillo e si tiene ben stretto Adani: gli auguro che Sinisa e Duccio siano capaci di continuare il loro lavoro di fienile. Si rinforzano le altre, il Gremio con il colpaccio Serginho, l'Atletico con Ivic, che subito gli frutta il secondo posto in solitaria, il Barça di Viali e Marcolini, e il Real, che non a caso lascia immantinente la vischiosa melma della bassa classifica.